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Solidarietŕ  della Giunta UCPI alla Camera Penale di Napoli

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE
Delibera del 18 aprile 2015

 

La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane

PREMESSO

- che le Camere Penali di Napoli, di Napoli Nord e di Benevento hanno deliberato l’astensione dalle udienze penali e dalla attività giudiziaria penale per i giorni 4, 5 e 6 maggio 2015, denunciando i gravissimi disagi e le difficoltà determinatesi all’ingresso dei varchi di accesso del Tribunale di Napoli, a seguito del provvedimento adottato dal Procuratore Generale di sottoporre a controlli analitici tramite metal detector non solo il pubblico ma anche il personale amministrativo, gli avvocati e i magistrati, senza la predisposizione di varchi dedicati a queste ultime categorie, con la creazione di file intollerabili, che hanno inevitabilmente provocato momenti di forte tensione ed esasperazione e, di conseguenza, considerevoli disagi nella trattazione delle udienze, in alcuni casi celebrate addirittura senza la presenza dei difensori di fiducia;

- che nel corso di un incontro con i rappresentanti della Camera Penale di Napoli il Procuratore Generale della Corte di Appello aveva garantito la sospensione a tempo indeterminato delle suddette misure;
- che, contrariamente a quanto comunicato e pubblicato dagli organi di stampa, i controlli ai varchi di accesso del Palazzo di Giustizia di Napoli sono rimasti inalterati e, in particolare, tutti gli Avvocati sono stati sottoposti alle verifiche con metal detector ed alla ispezione delle borse, impedendo agli stessi anche l’introduzione di indispensabili strumenti di lavoro quali pc portatili e tablet, mentre risulta che gli stessi controlli non siano stati effettuati nei confronti di tutti i magistrati;

RILEVATO

- che la gravità dei fatti verificatesi a Milano non deve consentire risposte irrazionali fondate sulla emotività ma deve ricordare a tutti che gli avvocati sono, al pari dei magistrati, soggetti della giurisdizione che esercitano una funzione costituzionale e insieme al personale amministrativo concorrono all’esercizio quotidiano della giustizia;

- che la sperequazione che si intende effettuare fra avvocati e magistrati in merito alla possibilità di introdurre armi o oggetti pericolosi negli uffici giudizi risulta ingenerosa e gravemente offensiva considerato che anche un giovane avvocato è stato vittima dell’omicidio;
- che occorre evitare la strumentalizzazione dei tragici eventi del Tribunale di Milano, non solo evitando di attribuirne la causa ad un asserito clima di isolamento o ad un presunto discredito della magistratura, ma anche non utilizzando tali eventi al fine di operare indebite discriminazioni ai danni dell’avvocatura;
- che l’avvocatura è consapevole delle esigenze di sicurezza e della necessità di controlli in considerazione di determinate contingenze e non desidera rivendicare alcun privilegio corporativo, se non il più assoluto rispetto che si deve alla funzione difensiva ed alla dignità della toga;
- che in molti uffici giudiziari una equilibrata e ragionevole valutazione dei fatti ha opportunamente consigliato di lasciare inalterate le prassi di controllo sperimentate nel tempo di magistrati, avvocati e personale amministrativo, in quanto rivelatesi adeguate e sufficienti a garantire la sicurezza, senza bisogno di operare alcuna militarizzazione di tali spazi pubblici;
- che laddove si dovesse ritenere la necessità di una qualche intensificazione dei controlli, questi dovranno garantire il regolare svolgimento delle attività giudiziarie e difensive, essere rispettosi della dignità delle persone e dovranno essere riservati con le stesse modalità a magistrati ed avvocati;
- che quanto verificatosi negli uffici giudiziari di Napoli ci induce anche a riflettere sul fatto che i Tribunali sono e devono rimanere luoghi aperti alla cittadinanza che, nel sentirsi sicura, non deve essere tuttavia in alcun modo scoraggiata dal frequentarli per disagi insormontabili;
- che l’uso indiscriminato ed irragionevole dei controlli, così come attualmente disposti dalla Procura Generale napoletana, viola al contrario la dignità degli Avvocati i quali sono limitati ed ostacolati nello svolgimento della loro indispensabile funzione e determina altresì inaccettabili conseguenze sul regolare svolgimento delle attività giudiziarie;

DELIBERA

di far proprie le motivazioni della protesta e di condividere i contenuti delle delibere delle Camere Penali di Napoli, di Napoli Nord e di Benevento in data 15 e 16 aprile 2015, con le quali è stata indetta l’astensione dalle udienze penali e dalla attività giudiziaria penale per i giorni 4, 5 e 6 maggio 2015, nonché di monitorare le eventuali ulteriori iniziative delle Procure Generali sull’intero territorio nazionale riservandosi di assumere ulteriori iniziative a tutela della funzione difensiva e della dignità dell’avvocatura.

DISPONE

l’inoltro della presente delibera al Ministro della Giustizia, al Presidente della Corte d’Appello di Napoli, al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, al Presidente del Tribunale di Napoli, al Presidente del Tribunale di Napoli Nord, al Presidente del Tribunale di Benevento, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, al Presidente del Consiglio Nazionale Forense, al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, al Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, alla Camera Penale di Napoli, alla Camera Penale di Napoli Nord e alla Camera Penale di Benevento.

Roma, 18 aprile 2015

Il Presidente 
Avv. Beniamino Migliucci

Il Segretario  
Avv. Francesco Petrelli 

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