ASTENSIONE DALLE UDIENZE 28-30 MAGGIO
La Giunta della Camera Penale di Napoli
riunitasi in data 6 maggio 2014,
ritenuto
che occorre urgentemente operare riforme legislative dirette a diversificare il sistema sanzionatorio e a procedere sulla doppia via della depenalizzazione e della residualizzazione della pena carceraria in uno alla riforma complessiva del sistema penale: sul punto, si rappresenta che – a riprova dell’uso distorto e strumentale che sovente viene fatto del diritto penale - dal 1999 (anno dell’ultimo provvedimento di depenalizzazione) al 31.01.2014 sono state introdotte ben 321 nuove fattispecie penali;
preso atto
che, nonostante l’imminente scadenza (28 maggio 2014) imposta dalla nota sentenza Torreggiani della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - che ha inflitto il più umiliante verdetto di condanna nei confronti di uno Stato membro in quanto responsabile di far funzionare carceri che costituiscono permanente violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali che proibisce la tortura e ogni forma di trattamento inumano e degradante - non è stato risolto né il drammatico sovraffollamento delle carceri italiane (più volte denunciato in documenti, delibere, dibattiti e convegni dalla Camera Penale di Napoli e dall’Unione delle Camere Penali Italiane), né le condizioni disumane in cui versano i detenuti in molti penitenziari (sono circa quattromila i ricorsi di detenuti pendenti presso la Corte Europea per violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani e le libertà fondamentali);
rilevato
che è inaccettabile, per un Paese che si considera una democrazia avanzata, che sopravvivano pratiche penitenziarie lesive della dignità umana nonché luoghi, come il carcere di Poggioreale a Napoli definiti medievali dal Presidente della Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento Europeo;
rilevato, ancora
che tale intollerabile situazione è stata aggravata, nel tempo, da una scriteriata proliferazione di norme penali – manifesto;
preso atto, ancora
che a nulla sono valsi i reiterati appelli ad intervenire da parte del Presidente della Repubblica e le grida di dolore del Sommo Pontefice;
osservato
che il provvedimento che appariva ed appare quale unico rimedio per la gravissima emergenza in atto è quello dell’amnistia e dell’indulto e che dunque occorre anche assumere iniziative legislative in tali sensi,
considerata, infine
la decisione del 16.12.2013 con la quale l’Assemblea della Camera Penale aveva deliberato tre giorni di astensione dalle udienze
delibera
l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria del settore penale per i giorni 28, 29 e 30 maggio 2014 nel rispetto della normativa di legge in materia e del codice di autoregolamentazione.
Si convoca, infine, l’assemblea degli iscritti per il 28 maggio 2014, giorno in cui scade il termine previsto dalla sentenza Torreggiani della C.E.D.U..
Si comunichi a tutte le Autorità previste dalla legge ed agli organi di informazione.
Napoli, 06.05.2014
Il Presidente Il Segretario
Avv. Domenico Ciruzzi Avv. Alfredo Sorge